Aumenta Stipendio 2026: +440€ Annui con Nuovo Irpef | Tabelle con i Nuovi Importi Netto

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Il governo Meloni introduce nuove misure fiscali che cambieranno gli stipendi degli italiani dal 1° gennaio 2026. La Legge di Bilancio 2026, approvata all’ultimo momento dal Parlamento, vuole ridurre le tasse per i lavoratori, soprattutto per chi ha un reddito medio. Dunque, la domanda è: di quanto aumenta stipendio 2026? E chi avrà più vantaggi?

Queste novità non sono solo regole difficili: sono un aiuto concreto per mettere più soldi in tasca alle persone, così da aumentare i consumi e aiutare la crescita del Paese. Infatti, secondo le stime del Ministero dell’Economia, circa 11 milioni di contribuenti vedranno un aumento dello stipendio netto ogni mese. I risparmi all’anno andranno da 20 a 440 euro, a seconda del reddito.

Tra l’altro, in queste novità ci sono punti importanti come:

  • il taglio dell’aliquota Irpef,
  • la detassazione degli straordinari,
  • e gli sconti fiscali sugli aumenti contrattuali.

In questo testo spieghiamo appunto in modo chiaro tutte queste misure e cosa cambierà davvero per i lavoratori.

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Aumenta Stipendio 2026: Taglio Irpef – Un Sconto del 2%

Al centro della riforma c’è il cambiamento dell’Irpef, cioè l’imposta sul reddito delle persone fisiche che, appunto, influisce direttamente su quanto una persona prende davvero in busta paga. Con l’articolo 2 della Manovra viene modificato l’articolo 11 del TUIR e l’aliquota del secondo scaglione scende dal 35% al 33%. Questo scaglione va da 28.000 a 50.000 euro l’anno e riguarda, infatti, la grande maggioranza dei lavoratori italiani, sia del settore privato che di quello pubblico.

La nuova Irpef resta composta da tre scaglioni:

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  • 23% fino a 28.000 euro (rimane uguale, comunque per proteggere i redditi più bassi).
  • 33% da 28.001 a 50.000 euro (ridotto di 2 punti).
  • 43% oltre 50.000 euro (confermato).

Per chi ha un reddito sopra i 200.000 euro, è prevista una “sterilizzazione” del beneficio: significa una riduzione delle detrazioni di 440 euro l’anno, così da evitare che le persone con redditi molto alti abbiano un vantaggio troppo grande. Per il ceto medio, invece, l’effetto è davvero visibile.

Il risparmio si calcola solo sull’imponibile, cioè sulla parte di stipendio che rimane dopo aver tolto i contributi previdenziali: 9,19% per i lavoratori privati e 8,80% per quelli pubblici.

Ecco la tabella:-

Retribuzione Annua LordaBase Imponibile (Privato)Risparmio Irpef AnnuoRisparmio Mensile Approssimativo
28.000 €25.428 €0 €0 €
30.000 €27.243 €0 €0 €
32.000 €29.058 €21 €2 €
34.000 €30.872 €58 €5 €
36.000 €32.687 €95 €8 €
38.000 €34.502 €132 €11 €
40.000 €36.316 €166 €14 €
42.000 €38.131 €201 €17 €
44.000 €39.946 €236 €20 €
46.000 €41.760 €271 €23 €
48.000 €43.575 €306 €26 €
50.000 €45.390 €340 €28 €
55.000 €50.389 €440 €37 €
60.000 €54.666 €440 €37 €
70.000 €63.223 €440 €37 €

Per redditi oltre 50.000 €, il risparmio massimo è capped a 440 € annui fino ai 200.000 €, oltre i quali si azzera.

Detassazione degli Aumenti Contrattuali: Flat Tax al 5%

Un’altra misura importante è l’imposta sostitutiva del 5% sugli aumenti di stipendio che arrivano dai rinnovi dei contratti firmati nel 2025 o nel 2026. Questa flat tax vale solo per i lavoratori privati che hanno un reddito annuo lordo fino a 28.000 €. Infatti, questa tassa sostituisce l’Irpef e le addizionali sulla parte dell’aumento (i contributi previdenziali restano al 9,19%, come sempre).

In pratica, invece di pagare il 23%, si paga solo il 5%, e dunque il lavoratore ottiene un risparmio netto del 18% sull’aumento. Questa regola serve, tra l’altro, a spingere i rinnovi dei CCNL e a favorire la contrattazione collettiva.

Aumento Mensile LordoTassazione Ordinaria (23%)Tassazione Agevolata (5%)Risparmio Mensile Netto
50 €11,50 €2,50 €+9,00 €
70 €16,10 €3,50 €+12,60 €
90 €20,70 €4,50 €+16,20 €
110 €25,30 €5,50 €+19,80 €
130 €29,90 €6,50 €+23,40 €
150 €34,50 €7,50 €+27,00 €
200 €46,00 €10,00 €+36,00 €

Per un operaio che riceve un aumento di 100 € lordi mensili, il netto extra sale da 77 € a 95 € – un bel sollievo per il bilancio familiare.

Straordinari e Turni: Detassazione al 15% per Alleggerire il Lavoro Aggiuntivo

Per il 2026, i soldi che una persona prende per straordinari, lavoro di notte e lavoro nei giorni festivi saranno tassati al 15% (e non al 23% o 33% Irpef). Questo vale però solo fino a un massimo di 1.500 € lordi all’anno.

L’agevolazione è per i lavoratori privati che nel 2025 hanno un reddito fino a 40.000 €. Il datore di lavoro applica automaticamente questa tassa più bassa, a meno che il lavoratore non dica che vuole rinunciare.

Aumenti pensioni di reversibilità 2026

Il risparmio cambia in base al reddito:

  • per chi guadagna meno di 28.000 €, lo sconto è dell’8% (infatti la tassa passa dal 23% al 15%);
  • per chi guadagna tra 28.000 e 40.000 €, lo sconto arriva al 18% (perché si passa dal 33% al 15%).

Le due tabelle mostrano i calcoli sul massimo di 1.500 € lordi all’anno.

Redditi fino a 28.000 € (aliquota ordinaria 23%):-

Importo Lordo Annuo AgevolatoTassazione Ordinaria (23%)Tassazione Agevolata (15%)Risparmio Annuo Netto
100 €23 €15 €+8 €
500 €115 €75 €+40 €
1.000 €230 €150 €+80 €
1.500 €345 €225 €+120 €

Redditi 28.000 – 40.000 € (aliquota ordinaria 33%):-

Importo Lordo Annuo AgevolatoTassazione Ordinaria (33%)Tassazione Agevolata (15%)Risparmio Annuo Netto
100 €33 €15 €+18 €
500 €165 €75 €+90 €
1.000 €330 €150 €+180 €
1.500 €495 €225 €+270 €

Per i lavoratori pubblici non dirigenti con reddito sotto 50.000 €, la detassazione è al 15% su un massimo di 800 € lordi annui (escluse Forze Armate). Nel SSN è confermata anche per medici e infermieri sui turni extra.

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